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Maridl Innerhofer

Involontariamente sotto Resettlers
durata video:
3:45
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
copyright location:
Marling
data della ripresa:
2008-05-06
traduzione inglese di:
Sylvia Manning - Baumgartner
traduzione italiana di:
Nicole D´Incecco
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1939
trascrizione:
Gli espatriati erano tutti altoatesini espulsi perché attivisti antifascisti. Erano lì - non so - per punizione. Oppure erano già al confino su un`isola... o qualcosa del genere. Comunque in seguito vennero espatriati. Gli espulsi ottennero tutti un lavoro.E ricevevano gli altoatesini che dovevano a loro volta essere espatriati. Il capo era Karl Teiner. Gli altoatesini venivano portati vis a vis davanti al punto di raccolta della stazione, l`Hotel Victoria, dove venivano registrati e visitati da un medico prima di proseguire. Il grande espatrio avveniva nel monastero dei Serviti. Era stato espropriato dai nazisti, i padri serviti furono mandati via, e lì dentro avvenne il grande espatrio, in Maria-Theresien-Straße accanto alla chiesa dei Gesuiti. Eravamo completamente disperati, perché dovevamo andarcene contro la nostra volontà. E allora Karl Teiner ci disse: "Sapete una cosa, semplicemente non accondiscendete... continuate pure a fare le vostre visite come volete e tornate a casa clandestinamente. Io non so niente.", disse. E così facemmo. Ci reincontrammo per tornare clandestinamente (in Alto Adige). Però non scendemmo al Brennero, ma più giù al Brennersee o ancora più giù. Questo fu dopo Pasqua nel 1940. Molti altoatesini che erano stati espatriati e che non riuscivano ad avere un passaporto tornarono clandestinamente e furono catturati. Quindi l`umore lassù al Brennero era cattivo. E già in stazione ci chiesero: "Dove volete andare?" "Vogliamo solo andare a St. Jodok oppure al Brennersee." Non ci credettero: "Venite un pò con noi". Quindi tornammo al Brennero e ci portarono di nuovo in quell`ufficio con la stessa persona dentro. "Sì, sì, dovevo arrestarvi." Tornammo di nuovo a Innsbruck con un pubblico ufficiale per essere nuovamente espatriati. Questo fu il mio espatrio. Involontario.